Co.Ci.Farò, Ferrara in comune

Diamo nuova vita ai centri storici

3 Apr , 2019  

COME FAR RISORGERE I NOSTRI CENTRI STORICI

I CENTRI STORICI STANNO MORENDO: E ALLORA, CHE FARE?Abbiamo tutti la sensazione che le città siano sempre meno vivibili e che i centri storici -magnifici- siano diventati banali musei a cielo aperto, senza più grip sulle persone, senza più personalità e, soprattutto, senza più “vita” come una volta. In questo video cerco di trovare alcune strade da seguire per far ritornare i centri storici italiani ad una attività VIVA che non sia solo museale.

Posted by Rudy Bandiera on Monday, February 11, 2019

Carissimo Rudy,
ho ricevuto ieri una tua notifica push di questo tuo video e l’ho ovviamente guardato e rivisto più volte per analizzarlo a fondo.
So, o almeno presumo di sapere, quanto tu ami Ferrara e quanto tu ami l’Italia in genere.
Penso di poterti tranquillamente definire come uno che viveferrara in toto e con tutto il suo cuore.
Debbo però confessarti che trovo lo sviluppo del video e la conclusione che ne trai un po’ parziali.
Il problema è ovviamente molto complesso e coinvolge diversi aspetti socio-economico-politico-(fiscali) che in un video di 3’17” non potevi assolutamente sviluppare.
Te la metto giù papale papale: la convivialità e la fisicità richiedono persone che popolino le città.
Per un centro storico privo di vita, spopolato e privo della laboriosità quotidiana non #cèfuturo.

Ferrara ha un centro storico che ovviamente soffre, ora più che mai e come quasi tutti i centri storici, delle pervasive global-mania e smart-mania.
Per sopravvivere dobbiamo adattare e ricucire queste tendenze sull’intima struttura delle nostre città e del nostro territorio e quindi anche su Ferrara.
Molti libri di fantascienza hanno ampiamente profetizzato scenari apocalittici di completo abbandono delle città e di mega-aggregazioni con attorno il deserto. Finora la realtà dei fatti sembra non smentirli.

Viviferrara però nasce proprio con l’intento di contrastare anche questo tipo di involuzione umana cercando di coinvolgere tutte le persone su queste tematiche con il non semplice obiettivo di trovare e proporre soluzioni condivisibili e soprattutto applicabili.

Per partire dalla tuo ipotesi conclusiva sulla fisicità-convivialità come possibile soluzione ti pongo una domanda del tutto retorica: come può esistere una convivialità e una fisicità in una città che sempre più si dematerializza e si spopola?

La risposta pratica ad una domanda così drammatica in due mosse:

  1. portare sempre più persone a Ferrara entro mura e in periferia, trasformandoli in cittadini attivi che amino vivereferrara e viveraaferrara;
  2. convertire gli attuali cittadini che vivono, lavorano o studiano a Ferrara in cittadini desiderosi di partecipare attivamente alla vita di questa città e di questo territorio in modo consapevole, costruttivo e condiviso nei problemi e nelle soluzioni.

Il “cittadino attivo”, secondo un mio personale schema, è un cittadino che accetta e si coinvolge nella gestione del bene comune costituito dalla nostra bellissima città e dal nostro bellissimo territorio.

La parola chiave perché questo succeda è:

LAVORO LAVORO LAVORO

Il lavoro va tutelato e migliorato per chi ce l’ha; il lavoro va favorito, il lavoro si crea, lo si progetta, lo si costruisce anche in relazione ad un futuro che è in continua evoluzione.

Avremo occasione di riparlarne.

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